la Salvia

salviaLa sua fama di pianta aromatica è stata ed è tuttora accompagnata da notevoli apprezzamenti per le sue doti medicinali e terapeutiche, applicate nella medicina tradizionale e ben conosciute dalla scienza medica, come testimoniano alcune indicazioni della scuola medica di Salerno del 1300.

È diffusissima in tutti i climi temperati e cresce spontanea specialmente lungo le coste marine; la pianta coltivata è un arbusto sempreverde con foglie spesse, oblunghe e lanceolate, di colore verde argenteo, rivestite di una peluria biancastra che le rende morbide al tatto. Ne esistono almeno tre tipi, tutte riconducibili alla specie officinalis appartenente alla famiglia delle Labiate: il tipo “latifolia” a foglia larga e oblunga, che si ritrova più comunemente anche per la praticità di impiego delle foglie adatte ad esempio per spiedini; il tipo “lavandulifolia” a foglia stretta e allungata, le cui foglie sono di solito più ricche di composti aromatici; il tipo “crispa” che presenta foglie leggermente arricciate.

La raccolta delle foglie si effettua tutto l’anno, ma gli arbusti producono foglie più intensamente profumate nel periodo primavera-estate. Per i criteri di scelta occorre fare riferimento agli aspetti estetici e odorosi; in base ai primi è consigliabile scegliere foglie o rami non avvizziti, integri e puliti, mentre i secondi suggeriscono di preferire le foglie più odorose in quanto più fresche.

 

Conservazione

In casa la salvia si conserva bene per parecchi giorni in frigorifero, dove però è opportuno tenerla isolata dagli altri alimenti mettendo le foglie in un sacchetto di plastica. Per conservazioni più lunghe, dell’ordine di qualche settimana-mese, la salvia può essere congelata: è sufficiente staccare le foglie delicatamente dal rametto, lavarle e asciugarle prima di metterle nel congelatore in uno strato sottile; non è necessario scottarle, anche se questa operazione assicura una durata più lunga, in quanto la scottatura fa perdere alcuni principi odorosi e alcune proprietà benefiche.

 

Proprietà nutrizionali

La salvia è dotata di proprietà antiossidanti: protegge i grassi dall’irrancidimento, soprattutto se miscelata ad altre erbe aromatiche come il rosmarino, ma questa proprietà è inattivata da un trattamento termico come la cottura o la scottatura. La salvia essiccata perde buona parte dell’aroma e del potere antiossidante.

Le virtù nutrizionali della salvia non risiedono certo nei macrocomponenti come proteine, glucidi, grassi o minerali, che non presentano particolari rilevanti, oltre al fatto che le quantità consumate sono relativamente poche, ma sono dovute ai componenti minori che fanno della salvia un ortaggio molto versatile e con potenzialità fuori dal comune. La salvia è innanzitutto una pianta ad azione tonica e un vitalizzante dell’intero organismo, dallo stomaco (digestiva) all’intestino (antidiarroica) ai reni (diuretica e disinfettante), dai polmoni (espettorante e antiasma) alla pelle (cicatrizzante, antisudorante) e ai denti (le foglie fresche strofinate sui denti li puliscono e rinforzano le gengive), dal sistema nervoso (blando stimolante) a quello circolatorio (stimolante e regolarizzante); le uniche controindicazioni riguardano le donne che allattano (può far cessare il flusso di latte) e i soggetti molto ansiosi ed esuberanti che non traggono giovamento dalla salvia.